C’è il bando, a Salerno il pronto soccorso sociale diventa realtà

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L’assessore Paola De Roberto subito a lavoro per la “chiamata” agli enti e alle associazioni che si occupano di povertà e persone disagiate sul territorio con l’avviso di “indizione di istruttoria pubblica finalizzata all’individuazione di associazioni di volontariato, di associazioni di promozione sociale, di enti filantropici e di enti riconosciuti delle confessioni religiose disponibili a collaborare con il Comune di Salerno capofila dell’AmbitoS5,per la realizzazione di una rete di pronto intervento sociale a sostegno di persone e famiglie in condizioni di bisogno per motivi socio-economici e/o di salute anche determinati dall’epidemia da Covid-19”.

Adesso c’è anche il bando. Il “pronto soccorso sociale”, a cui stava lavorando l’assessore Paola De Roberto da Palazzo di Città per far fronte alle esigenze dei più poveri e delle realtà più disagiate, adesso è realtà. L’assessore alle politiche sociali di Palazzo Guerra aveva preso in carico la questione e l’appello lanciato qualche giorno fa dalle associazioni “di strada” che si occupano degli ultimi e aveva annunciato su queste colonne che “dalla prossima settimana verrà emanato il bando per il “pronto soccorso sociale”. Cosa è il pronto soccorso sociale? E’ un progetto per la crea- zione di una vera e propria rete che non sia emergenziale ma che possa operare nelle emergenze. Dunque – proprio dal Comune di Salerno – parte l’importante iniziativa per aiutare non solo i senza fissa dimora, ma per seguirli passo dopo passo dall’accoglienza in strada, fino alle cure mediche e alla “riabilitazione”. “Condivido la necessità di istituire un servizio territoriale ad hoc che svolga azioni di prevenzione e accompagnamento per i senza fissa dimora – aveva dichiarato la De Roberto – in situazioni complesse da un punto di vista psicopatologico. In questi anni abbiamo visto tante persone la cui unica prospettiva sembrava potesse essere solo il Trattamento sanitario obbligatorio (TSO) e questa non è pensabile possa essere l’unica strada. In un primo confronto (informale) con i dottori Corrivetti e Fiore penso si possa lavorare insieme per costituire un gruppo di lavoro con competenze multidisciplinari da attivare nell’ambito del Pronto Intervento Sociale a cui sto lavorando e che confido possa partire a breve”. Ma non solo il bando: l’assessore è già a lavoro con un team di esperti del settore (guidati dalla cabina di regia del dirigente Lupacchini) per valutare e lavorare sui fondi del Pnrr in chiave politiche sociali, scovando e pensando progetti che possano aiutare davvero tutte le realtà che si trovano in difficoltà nel nostro territorio, dagli anziani ai disabili, fino al supporto per le donne fragili.

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