Ciccone, avanza l’ipotesi di una candidatura

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Serie di incontri preliminari per l’avvocato amico del patron della Salernitana, Danilo Iervolino Il centrodestra cittadino prova a ricompattarsi. Primi tavoli: “Stavolta si va uniti”

Una serie di incontri preliminari per sondare il terreno e raccogliere adesioni attorno ad un progetto largo che potrebbe vedere candidato alla carica di sindaco a Salerno l’avvocato Romano Lello Ciccone, navigato dirigente di Forza Italia, qualche mese fa nominato dal governo Meloni all’interno del consiglio di Amministrazione di Rai Way, una delle società satellite della televisione di Stato, su indicazione del coordinatore regionale Fulvio Martusciello.Candidato – senza essere eletto – alle elezioni regionali del 2015, poi alle Politiche del 2018 ed ancora alle Regionali del 2020, Ciccone è un nome molto noto in provincia di Salerno e pare gradito anche agli alleati della coalizione di centrodestra, specie Fratelli d’Italia. L’avvocato salernitano, negli ultimi due anni, è ritornato in auge grazie ai rapporti di grande amicizia con il presidente della Salernitana Danilo Iervolino. Fu proprio il politico azzurro a convincere l’imprenditore napoletano a rilevare le quote del club granata la notte di San Silvestro del 2021.«E’ un nome molto popolare» ha riferito un dirigente provinciale di Forza Italia, confermando le velleità di Lello Ciccone a correre da sindaco alle prossime amministrative del 2026. Il centrodestra salernitano, forte del sostegno del governo centrale guidato da Giorgia Meloni, si starebbe organizzando anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali delle provinciali a fine anno e delle comunali nella primavera del 2024, di pari passo con le elezioni europee che saranno il vero primo banco di prova ad un anno dall’insediamento dell’esecutivo a guida Fratelli d’Italia. Un fronte anti-deluchiano per cercare di sovvertire la partita elettorale che, già nel 2021, non andò molto bene con il centrodestra, che sosteneva il candidato sindaco Michele Sarno, che si assestò terza coalizione, superata per circa 500 voti da quella targata centrosinistra e cinque stelle. «A Salerno sarà molto difficile, manca una classe dirigente capace di contrapporre il sistema di potere di De Luca» riferisce un esponente del centrodestra salernitano.

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