Inaugurata la condotta sottomarina a Cetara, De Luca: «È una giornata memorabile per il nostro territorio e per il nostro ambiente»

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di Cinzia Forcellino

Un “grande progetto di lungimiranza politica, amministrativa e tecnica” che parte da Cetara portando benefici a tutta la Costa d’Amalfi e all’intera provincia di Salerno. Così è stata presentata l’inaugurazione del nuovo depuratore, che trasferirà i reflui da Cetara all’acquedotto consortile di Salerno tra fine agosto e inizio settembre. Il nuovo impianto di depurazioneèil primo realizzato in Costiera Amalfitana e prevede il ripristino degli impianti di depurazione, il completamento della collettazione delle acque nere e dei sistemi fognari, la realizzazione di opere finalizzate all’integrazione dei sistemi fognari e delle opere annesse, nonché di impianti di depurazione delle acque.

Inserita nel Programma Operativo Regionale FESR Campania 2014-2020 e Agenda 014/21 – Asse I (relativo al miglioramento della sostenibilità ambientale e attrattività culturale e turistica del territorio, attraverso interventi migliorativi dell’uso delle risorse ambientali e attraverso la valorizzazione delle risorse naturali e culturali), l’opera di risanamento ambientale dei corpi idrici superficiali della provincia di Salerno, definita spesso un “esempio virtuoso”, è la conclusione di un iter progettuale iniziato nel 2012 dai tecnici dell’Ausino, prendendo poi l’avvio nel 2018 con la posa in opera di una tubazione, lunga quasi 5 chilometri e costata 5 milioni che «non si vedrà, ma ci sarà e darà grandi benefici a tutta la zona costiera e non solo», come ha ribadito il sindaco di Cetara Fortunato Della Monica.

«È una giornata memorabile per il nostro territorio e per il nostro ambiente. Dietro un’opera come questa ci vuole la tenacia, la ‘testa dura’. Bisogna decidere e andare avanti. Noi nell’arco del prossimo anno e mezzo avremo la regione più ambientalmente avanzata, protetta e controllata d’Italia, che è un miracolo. Passare dalla regione che era conosciuta nel mondo per le montagne di rifiuti e di ecoballe, per il mare costantemente inquinato ad essere la regione più controllata e avanzata Italia è un miracolo. È il frutto di scelte politiche, di scelte finanziarie e di una qualche capacità amministrativa, ma questo è uno degli obiettivi strategici», ha esordito il Presidente della Regione Vincenzo De Luca.

Concordi tutti i partecipanti che hanno applaudito il Governatore, soprattutto nel momento in cui è stato toccato un tasto fondamentale e particolarmente sentito dai cetaresi accorsi alla manifestazione: la risorsa mare quale motore dell’economia del piccolo borgo costiero.

La stoccata già era stata data dal primo cittadino di Cetara quando, durante il proprio intervento, dopo i ringraziamenti di rito, aveva subito premuto il tasto sulla flotta marinara, «la più importante flotta del tonno del Mediterraneo e la più importante flotta delle acciughe e della piccola pesca che ha ottenuto riconoscimenti mondiali grazie alla DOP della nostra colatura». Il pensiero del sindaco, infatti, è stato immediatamente ripreso dal Governatore che, non solo ha tenuto a ribadire l’importanza della flotta peschereccia cetarese, ma anche quanto questa debba essere difesa soprattutto per le generazioni future.

«Recuperare l’economia del mare significa recuperare uno degli elementi di sviluppo e di creazione di lavoro per un’intera generazione di giovani. L’economia del mare è la nostra ricchezza e dunque il primo obiettivo è avere il mare balneabile per tutto l’anno, dal Volturno a Sapri. Questo pezzo di intervento rientra in questo grande progetto di risanamento della fascia Costiera, cui si accompagnano altri interventi: il ripascimento delle spiagge; il contrasto dell’erosione della fascia Costiera, dato che le spiagge a volte sono saltate completamente. L’economia del mare è un grande patrimonio, una grande ricchezza del nostro territorio a cui collegare anche le attività di mare», ha dichiarato De Luca.

E sempre con un pensiero rivolto ai prossimi anni, De Luca ha evidenziato quanto sia enorme il lavoro che li attende, un «lavoro gigantesco per modificare il nostro territorio e lasciare ai nostri figli un ambiente nel quale poter vivere da persone civili. Questo lavoro deve andare avanti. È veramente un miracolo quello che stiamo facendo e dietro a questo miracolo c’è un obiettivo di civiltà, anche economico, come quello di creare lavoro e valorizzare le nostre risorse», ha concluso il Governatore che, subito dopo, si è mosso alla volta di Amalfi e poi al Ravello Festival.

E proprio su Amalfi, De Luca ha tenuto a ribadire quale altro “miracolo” sia stato fatto lungo la SS163, in seguito alla frana del marzo scorso «per ripartire con la stagione turistica senza condannare a morte quel pezzo della Costiera». Infine, un punto anche sull’apertura – prossimamente – dell’aeroporto Salerno-Costiera Amalfitana. «Dobbiamo combattere perché il Sud non avrà regali da parte di nessuno, dobbiamo conquistare tutto con i denti e con le unghie. Abbiamo dovuto fare la guerra contro il mercato nero dei vaccini quando dovevamo essere la regione italiana più tutelata per numero di abitanti», ha chiosato.

Oltre al Presidente della Regione Campania, erano presenti anche il Vicepresidente Fulvio Bonavitacola, il Presidente della Provincia di Salerno, Michele Strianese, i sindaci della Costiera Amalfitana, di Cava de’ Tirreni e di Salerno e tutte le maggiori autorità della Capitaneria di Porto e dei Carabinieri.

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