Per il nuovo “Ruggi” presi soldi anche dal fondo per il potenziamento dei Lea

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di Andrea Pellegrino

Sulla sanità siamo ultimi. O giù di lì. Sicuramente non siamo tra le eccellenze o non siamo in quella classifica voluta da Vincenzo De Luca e promessa nelle due campagne elettorali, che lo hanno visto, comunque vincitore. Carenza di uomini e mezzi fanno da sfondo in uno scenario preoccupante per i campani sempre più costretti a emigrare altrove o a rivolgersi alla sanità privata. Chiariamo, la responsabilità è chiara. Almeno sotto il profilo politico. Non fosse altro che daL commissariamento ad oggi la sanità campana è stata sempre e solo nelle mani di Vincenzo De Luca. Eccezion fatta per qualcosina passata per le mani del suo ex consigliere politico e consiglioro Enrico Coscioni, recentemente scivolato in basso alla classifica delle grazie del governatore dopo aver collocato il “Ruggi d’Aragona” tra i peggiori ospedali di Italia. La classifica è quella dell’Agenas guidata proprio da Coscioni che tra l’altro è primario dell’ospedale di via San Leonardo, con tutto il travaglio ormai noto a tutti. 

Sul «Ruggi» anzi sul nuovo «Ruggi» ora c’è tutta l’attenzione di Vincenzo De Luca. E sarà il suo cavallo di battaglia per le prossime elezioni. Siano esse regionali (nel caso di un terzo mandato) o comunali (nel caso di un ritorno nella sua Salerno). L’appalto è stato assegnato e tra le imprese incaricate per la realizzazione del nuovo policlinico c’è anche la Rcm dei fratelli Rainone, noti per aver realizzato il Crescent. E non solo. Per la costruzione De Luca vuole accelerare i tempi e dalla Regione è partito anche l’affidamento del servizio di indagini ed analisi ambientali dei suoli, sottosuoli e delle acque di falda, dove dovrebbe sorgere il nuovo ospedale di Salerno. Un appalto da 214mila euro per le operazioni preliminari tecniche per la realizzazione, poi, della struttura. Ma non è la cifra che salta agli occhi leggendo la determina dirigenziale ma alcuni capitoli individuati per la copertura degli impegni. Tra questi, si legge, che circa 2 milioni di euro vengono attinti dal fondo per il potenziamento dei Lea. I livelli essenziali di assistenza che si è tenuti a garantire ai cittadini e che rappresentano la pecora nera della Campania. Chissà se sia giusto o meno, corretto o no, saranno valutazioni tecniche a stabilirlo. Sull’opportunità o meno, tocca alla politica. Così come toccherebbe, per l’intervento nel suo complesso, all’Università di Salerno che benché tra gli attori principali dell’azienda ospedaliera e universitaria “Ruggi d’Aragona”, resta in religioso silenzio. 

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