Per De Luca è il «ministro delle cerimonie» ed è uno degli indizi che portano Gennaro Sangiuliano verso la candidatura a presidente della Regione Campania. Il ministro alla Cultura da tempo gira in lungo e largo la sua regione. Cinque anni fa era stato già indicato come possibile sfidante di De Luca. All’epoca a capo della scuola di giornalismo dell’Unisa e vicino a Matteo Salvini optò senza indugio verso la direzione del Tg2. Oggi è più vicino a Fratelli d’Italia al punto che potrebbe essere ufficiale la sua adesione. Se cosi fosse Fdi sarebbe pronto a sostenerlo anche se in casa si fa spazio il nome di Edmondo Cirielli. L’attuale viceministro però dovrebbe sgomitare parecchio. Non fosse altro che l’asse con la Meloni si sarebbe leggermente indebolito. Cirielli dalla sua più che vice puntava all’incarico di ministro ed in particolare alla poltrona oggi occupata da Musumeci. L’imbarazzo della Lega su Sangiuliano potrebbe essere tale da poter concedere il via libera in cambio di qualche altra candidatura sullo scacchiere nazionale. Resta il nodo di Forza Italia che da sempre opziona la Campania tra le sue priorità. Il nome azzurro c’è ed è quello di Fulvio Martusciello ma prima di allora dovrà passare lo scoglio delle Europee e stavolta senza il traino di Silvio Berlusconi. Insomma gli azzurri orfani del Cavaliere prima dell’appuntamento regionale dovranno superare diverse tappe. La principale? Mantenere intatto il partito o quel che resta. E non è impresa semplice. Basti pensare che Aldo Patriciello, tra i mister preferenze, sarebbe pronto a lasciare Forza Italia in cambio di un partito che possa meglio tutelarlo elettoralmente e non solo. Vincenzo De Luca per ora ha individuato il suo sfidante ed è Gennaro Sangiuliano. E De Luca in quanto a fiuto politico ne ha da vendere.