Sicurezza stradale, l’assurdo disinteresse

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Ormai è abbastanza acclarato: delle strade, della sicurezza e degli annessi e connessi non se ne frega nessuno. Si continua a morire sull’asfalto come se nulla fosse. Domenica si è contata la quarta vittima sul lungomare di Salerno in sedici mesi. Insomma in un lasso di tempo piccolissimo. Naturalmente le colpe sono molteplici e anche principalmente di chi è alla guida. Poi arriva tutto il resto e le responsabilità si spalmano e riguardano l’attualità del fatto e le conseguenze future. Un pò come avviene durante i disastri naturali e non, le sciagure e le tragedie dove c’è la mano dell’uomo mista al menefreghismo degli organi preposti. Partiamo dalle ambulanze senza medico a bordo, con la singolare novità di una staffetta tra infermieri e medici, con i primi preposti a valutare le condizioni del paziente e disporre o meno l’arrivo dell’automedica. Con tutto ciò che ne conseguenze in termini di tempo, e non solo. Poi la gestione delle strade, il cui nuovo asfalto (coprente, perlopiù) si vede quasi sempre in prossimità di appuntamenti elettorali o alla vigilia del passaggio del Giro d’Italia, per poi essere criticati anche dagli stessi ciclisti. Da via Ligea a Mercatello, per non descrivere la zona industriale, lo slalom, soprattutto sulle due ruote, è indispensabile anche per la salvaguardia del mezzo, oltre che dei passeggeri. Con la pioggia è tutto più complesso: dalla ‘piscina’ improvvisata di via Ligea, agli scoli otturati, alle pozzanghere, all’incuria dei cantieri, alla manutenzione pari a zero. Compreso delle alberature (quelle rimaste dopo la furia delle motoseghe sul lungomare), i cui rami molto spesso si ritrovano sul manto stradale e solo per un fortunato caso non colpiscono pedoni o scooteristi. Di ‘vedette’ delle forze dell’ordine (quelle incaricate per la viabilità) poco o nulla, con zero deterrente anche per quanti alla guida intrattengono conversazioni telefoniche. Capitolo a parte sulla viabilità portuale e sul viadotto, la cui percorribilità resta ancora tutta da comprendere in considerazione della mancata illuminazione e anche di una corsia di emergenza. Le lunghe file di tir anche in ingresso al porto scandiscono ormai le giornate, fin dalle prime ore. E non è solo un problema di Salerno città ma anche di quanti devono raggiungere la città capoluogo dai comuni limitrofi. Ma anche in questo caso tutti zitti, compresa l’Autorità Portuale, ora più che mai, impegnata nell’organizzazione di un costoso dibattito all’arena del mare di Salerno. Le strade, come i costoni e la manutenzione portano pochi voti (elettorali), tanti soldi da spendere, qualche disagio da sopportare durante gli interventi di messa in sicurezza. Intanto però la strage sulle strade continua. Purtroppo. E senza colpevoli. 

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